giovedì 6 ottobre 2011

L’uomo e la terra


Come un uomo si identifica  e trova continuità  nel proprio  bambino,  così la Terra rispecchia sé stessa nel piccolo cocomero.
L’universo si espande, esplode ed implode, e noi tutti è come se fossimo imbarcati su una navicella spaziale che vaga senza meta nell’immensità del cosmo, in mezzo a turbini di materia ed energia.
Ma noi invece di prenderci cura  del nostro veicolo, agiamo come un naufrago che affondi la propria imbarcazione nel mezzo dell’oceano.
Ciò che avviene a danno dell’ anguria, è emblematico dell’opera spesso scellerata che l’umanità  compie  ai danni del proprio pianeta.
Il frutto ha già iniziato a donare  una parte di sé stesso all’umanità ma essa,  rappresentata dal cono di vetro, compie  un’azione brutale ed inutile, come quella di perforarlo.
E’ questo che fa l’uomo nei confronti del pianeta che lo nutre: invece di averne rispetto, pur di   raggiungere i propri obiettivi  effimeri e fin troppo spesso egoistici e sovra dimensionati, non esita a colpire  con arroganza  quell’ambiente che lo ospita, ponendo  alfine un grave pregiudizio per la propria, stessa sopravvivenza.

L’uomo e la terra, completato nel 2010, è un’olio su tela delle dimensioni di 80x100 cm.

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